In un’estate tutt’altro che semplice per il turismo, i castelli di Langhe e Roero archiviano un agosto di grandi numeri. All’indomani del lockdown, partiti con aperture limitate per via della crisi sanitaria, i manieri gestiti dalla Barolo & Castles Foundation hanno registrato ottime prestazioni. 

Per quanto riguarda il WiMu-Museo del Vino a Barolo nel mese di agosto i visitatori sono cresciuti del 4% rispetto all’agosto 2019 che già portava il segno più. Anche il castello di Serralunga ha chiuso il mese più caldo dell’estate con il 2% di biglietti staccati in più rispetto allo scorso anno. E mentre il castello di Roddi si prepara a vivere un autunno da protagonista ospitando il Truffle Hub della 90ª Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, e a Magliano Alfieri, new entry della Fondazione nata nel 2011, si intensificano le attività, i manieri di Langhe e Roero si confermano un elemento di traino e grande interesse nel turismo slow e sicuro delle colline Unesco, in sinergia con il sistema di accoglienza e le proposte culturali del territorio. 

«Questi dati sono un segnale di coraggio verso tutti gli operatori e dimostrano quanto il nostro territorio possa offrire in termini turistici anche in questo delicato contesto – spiega il presidente della Barolo & Castles Foundation, Luigi Barbero –. Se da un lato abbiamo dovuto registrare meno arrivi dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti e il Nord Europa, dall’altro i tanti visitatori che hanno scelto quest’estate e tuttora scelgono le colline di Langhe e Roero sono una misurazione importante, al di là delle aspettative, di tenuta da parte di tutto il comparto». 

Quella del 2020 è un’estate cominciata tardi a causa del lockdown. Ma già il mese di luglio, considerate anche le aperture limitate dei castelli, si è fatto giorno dopo giorno sempre più promettente, fino a un agosto particolarmente positivo. Anche in questo primo periodo di convivenza con le nuove normative di sicurezza, il target famiglie con bambini si è dimostrato tra i più affezionati del Museo del Vino a Barolo e del castello di Serralunga, mentre in generale è cresciuto naturalmente il pubblico italiano, ma nelle ultime settimane sono tornati in collina anche gli stranieri di corto o medio raggio, da Francia, Germania, Svizzera, Belgio e Olanda.

«Dopo una partenza all’insegna della massima cautela possibile e dell’applicazione di tutte le normative sulla sicurezza – dice il sindaco di Barolo, Renata Bianco –, la sensazione, fin dalle prime settimane di luglio, è stata che l’estate turistica delle nostre colline potesse dare anche questa volta buoni risultati. La scelta di tenere aperto il Museo del Vino 7 giorni su 7 a partire da agosto è stata vincente e ci ha permesso di portare a casa un risultato notevole, addirittura migliore di quello di un anno fa in normali condizioni. Siamo anche felici di aver accolto un pubblico diverso, con una maggiore presenza di italiani che hanno scelto di scoprire o riscoprire il nostro territorio. Come sempre il settore della ricezione turistica e della ristorazione ha lavorato bene e con grande professionalità e Barolo ha dato un segnale di ripartenza. Ora speriamo di continuare così».